Tempio Pausania - Guida Turistica

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.: TEMPIO PAUSANIA
 Tempio Pausania , cittą di circa 14.100 ab. nel nord della Sardegna, in Gallura, capoluogo (con Olbia) della Provincia di Olbia-Tempio. Sede vescovile (Diocesi di Tempio-Ampurias) e di Tribunale.
 Divenuto il principale centro culturale e amministrativo della regione storica della Gallura, la pił settentrionale della Sardegna, a partire dal 1500 in seguito alla decadenza dell'antica capitale Giudicale, Civita (attuale Olbia), il suo centro storico presenta una tipica architettura di palazzi in blocchi di granito con marcate similitudini ai centri del sud della Corsica.
 Delle prime forme di frequentazione e popolamento del territorio in epoca preistorica prenuragica sono testimonianza i ritrovamenti di strumenti in selce ed ossidiana risalenti al neolitico e di contenitori ceramici dell'eneolitico di probabile utilizzo pastorale sulle falde Monte Limbara, appartenenti alla cultura di Abealzu. Maggiori tracce testimoniano l'insediamento di gruppi in epoca nuragica (dal 1800 a.C.), di cui sono testimonianza il villaggio sotto roccia del Monte Lu Finocchiu, le tombe di Monte di Deu e i nuraghi Izzana, Agnu (nella tipologia a "corridoio", maggiormente tipica della Gallura e imparentata con le tipologie "torreane" della vicina Corsica), Polcu (a "tholos") e Maiori (a tipologia mista "corridoio-tholos"), spesso accumunate dall'integrazione tra strutture architettoniche e rocce circostanti (aspetto anche questo comune anche alla civiltą torreana).
 Dopo la conquista della Sardegna da parte dei romani (238 a.C), in etą imperiale (I sec. a.C) vi sorgeva il centro romano di "Gemellae", avamposto militare per il controllo delle popolazioni dei Cņrsi (che abitavano l'interno della Gallura) e dei Balari (che abitavano il Menteacuto a sud del Limbara), citata dall'"Itinerarium Antonini del III sec. d.C. " sull'itinerario sulle strade per Olbia (via Tertium, l'odierna Telti) e Tibula (l'odierna Castelsardo), da dove proseguiva per Turris Libisonis (oggi Porto Torres). Alcuni ritrovamenti romani (miliari, resti di antiche strade) si hanno nella zona di "Milizzana" situata nei pressi dell odierna zona industriale, il cui toponimo potrebbe derivare dall'insediamento di un'antica milizia romana (forse una doppia legione o una coorte ausiliaria "gemina" composta da sardi e corsi) che poteva avervi posto le basi per lottare contro le popolazioni indigene che vivevano nei pressi dell'odierno centro cittadino con insediamenti nuragici nei quartieri Monti Pinna e San Pietro. Altri ritrovamenti (tra cui l'iscrizione funeraria di un milite della coorte) si hanno nella zona di San Lorenzo.
 Citata come "Templo" per la prima volta nel 1173 in un atto tra la Primaziale di Pisa e il Vescovo di Civita e successivamente come "Villa Templi", in periodo giudicale diviene capoluogo della Curatoria di Gemini.
 Conquistata la Sardegna dagli Aragonesi (1323), in periodo aragonese e spagnolo, viene menzionata in una carta del 1358 ("Castella villę, silvę saltus, terrę et jura totius Judicatus Gallurę") in cui vengono elencati i villaggi della curatoria di Gemini che pagavano le decime alla curia romana, suddivisi in Gemini Superiore (Agios, Villa Templi, Villa Latinacho, Guortiglassa) e Gčmini Josso (Villa Nughes, Villa Lałras, Villa Campo de Vinyes e Calanyanus), dalla quale risulta essere uno dei centri con minore carico fiscale.
 A seguito dello spopolamento delle coste, il centro, gią infeudato nel 1420 alla potente famiglia iberica dei Carroz d'Arborea si sviluppa ulteriormente e - anche per effetto dell'immigrazione dalla vicina Corsica - diviene alla fine del '400 il principale centro della Gallura.
 Nel 1543 si insedia un convento francescano. Alla fine del '500 a seguito dell'unione delle diocesi di Civita e Ampurias (1506/1568) diviene residenza vescovile mentre nel 1571 a seguito di una contesa per la successione Tempio e la ex curatoria di Gemini passano alla famiglia De Portugal che nel 1630 ne unisce le sorti a quelle del Marchesato di Orani. Tra il 1580 e 1589 viene citata come Oppidum Templi nella "Chorographia Sardiniae" di Giovanni Francesco Fara. Risparmiata dalle epidemie, dal '600 č sede di un importante mercato bovino che attira numerosi commercianti di origine iberica nonchč la piccola nobiltą iberica, corsa e sassarese. Dal 1665 vi ha sede un collegio dei padri Scolopi che pone le basi dell'insegnamento ginnasiale e nel 1687 si insedia un monastero di cappuccine. Nel corso dell'800 č la quarta cittą della Sardegna, sede del 20% dell'aristocrazia dell'isola, riveste notevole influenza alla corte cagliaritana dei Savoia (pediodo cosiddetto del "Governo dei Tempiesi") e diviene nel 1807 sede di Prefettura (il cui territorio comprende la Gallura e l'Anglona) - dal 1821 accorpata a quella di Ozieri - e nel 1833 capoluogo della nuova provincia di "Gallura" -la pił estesa dell'isola con 2138 km²- rinominata nel 1848 "Provincia di Tempio" a seguito della Legge sabauda n.807 del 7 ottobre 1848 "sull'amministrazione comunale e divisionale".
 Tempio Pausania č sede di Universitą (sede staccata dell'Universitą di Sassari con corsi di laurea della Facoltą di Farmacia in "Tecniche erboristiche" e "Tossicologia degli inquinanti ambientali"), scuole superiori, ospedale civile. Importante centro amministrativo sede di Tribunale civile e penale (con competenza sull'intera provincia), uffici finanziari (sede locale dell'Agenzia delle Entrate, conservatoria dell' Agenzia del Territorio) e previdenziali (INPS), sede della Provincia, uffici regionali con competenza provinciale (Servizio Demanio e Patrimonio di Tempio-Olbia, sede provinciale ERSAT, ufficio provinciale dell'Ente Foreste della Sardegna),sede dell'ispettorato ripartimentale forestale, sede della Comunitą Montana "Gallura", sede del sistema bibliotecario Anglona-Gallura, sede dell'Ordine degli Avvocati, Stazione Sperimentale del Sughero, Stadio calcistico (omologato per la serie B), sede vescovile (diocesi di Tempio-Ampurias).